Un gruppo di attivisti, oggi 4 gennaio, ha preso d’assalto la facciata del governo parigino con della vernice arancione.
Al centro delle polemiche ancora i gesti non violenti degli attivisti che hanno lo scopo di allertare la politica dei Paesi sulle conseguenze del riscaldamento climatico. Oggi l’obiettivo è stata la sede del governo a Parigi, imbrattato di vernice arancione.
Nei giorni scorsi un accaduto simile era avvenuto a opera del collettivo Ultima Generazione, che aveva lanciato della vernice dello stesso colore contro Palazzo Madama, sede del Senato, a Roma.
La stessa protesta c’era già stata qualche giorno fa a Roma, che ha portato all’arresto di tre attivisti liberati subito dopo sotto decisione del giudice. Dopo l’assalto al Senato italiano, oggi un collettivo francese chiamato Dernière Rénovation ha imbrattato con della vernice arancione la facciata d’ingresso del palazzo Matignon, a Parigi.
Contro il riscaldamento globale
Anche questa volta, l’obiettivo dei ragazzi era quello di allertare i politici sulle conseguenze imminenti del cambiamento climatico. Dernière Rénovation si è riferito soprattutto al primo ministro francese Elisabeth Borne, denunciando “l’inerzia climatica del governo”. In quel momento era in corso la riunione del primo Consiglio dei ministri del 2023 con il presidente Emmanuel Macron.
🔴 #Matignon recouvert de peinture orange par @derniere_renov
— Clément Lanot (@ClementLanot) January 4, 2023
Action pour cibler Élisabeth Borne et alerter sur l’urgence écologique. pic.twitter.com/NdaMtidlZD
La Polizia francese ha arrestato due ragazzi, di 20 e di 22 anni, che indossavano una maglietta con la scritta “Chi è il colpevole?”. Lo stesso collettivo ambiemtalista su Twitter ha confermato che “2 cittadini che sostengono Dernière Rénovation hanno gettato vernice spray contro Matignon. Sono entrati nella resistenza per costringere ad agire un governo doppiamente condannato dalla giustizia francese”.